Si chiama Movaid ed è stato concepito alla Scuola Sant’Anna di Pisa il progetto del robot che potrebbe diventare familiare nelle case di nonni e nonne in un futuro magari non troppo lontano.
Un vero e proprio badante “cibernetico” (fra le tante altre funzioni può ricostruire la mappa dell’ambiente-casa, riconoscere cose e persone), in vetrina – fra tante altre chicche, e non solo tecnologiche - all’Expo dedicato alla terza età a Verona.
Sotto i riflettori telemedicina, apparecchi elettrici e meccanici, strumenti informatici, poltrone su misura e sistemi d’illuminazione intelligenti ; ma anche strategie per l’organizzazione delle residenze o per lo sviluppo delle politiche sociali nei vari contesti territoriali e urbani.
Insomma, un forte segnale d’attenzione da parte di opinione pubblica e operatori economici verso il pianeta-anziani: una realtà con la quale del resto occorre fare i conti, e alla svelta. Già oggi l’Italia conta 1,6 milioni di ultraottantenni, due milioni di anziani disabili assistiti in famiglia o nelle residenze, un esercito di over 65.
Tra i quali considerevole è il numero di quelli che sono soli e che non escono quasi mai di casa. In prospettiva, un fronte di lavoro importante per chi si occupa di architettura e di dotazioni per gli spazi domestici.